Ogni volta che accendo il forno, il dilemma mi tormenta: COTTURA STATICA O VENTILATA???
Crostata, arrosto, biscotti, pizza, patate, focaccia, pan di spagna… è meglio usare il forno statico o ventilato??
Ho notato che con la cottura ventilata le pietanze si cucinano in minor tempo, quindi sono sempre orientata verso questa scelta…. ma non sono mai così convinta… Così, una volta per tutte, ho studiato le differenze tra il forno statico e ventilato! Le riporto in questa breve guida, così da non dimenticarle più!
FORNO STATICO O VENTILATO??
Cottura statica
La cottura statica del forno funziona per irraggiamento; ponendo le pietanze vicine alla resistenza, queste si cucinano grazie al calore che le raggiunge. Questo comporta che non si possono cuocere più piatti contemporaneamente, perchè se interpongo, ad esempio, la teglia con la pizza tra la resistenza e la torta di mele, questa non si cucinerà bene perchè non verrà raggiunta dal calore. La cottura statica, inoltre, è più lenta, e richiede un maggior tempo in forno, ecco perchè è indicata per tutti i lievitati, che devono crescere durante la cottura. E’ ottima, quindi, per le pizze, il pane, le torte lievitate, come i muffins e la torta margherita.
Cottura ventilata
La cottura ventilata del forno funziona allo stesso modo della cottura statica, ma aggiunge alla potenza della resistenza una ventola, che girando distribuisce il calore in tutto il forno. Questo permette di cucinare più pietanze contemporaneamente proprio grazie all’effetto ventola, ma è assolutamente sconsigliata per i lievitati, poichè l’aria secca la parte superiore in pochi minuti e ne impedisce la lievitazione. La cottura ventilata è adatta ai piatti a base di carne o pesce, alle patate, i biscotti, e tutto ciò che volete abbia una consistenza croccante all’esterno e morbida all’interno.
Cosa fare se la ricetta consiglia la cottura ventilata ma non c’è questa funzione nel tuo forno??
Niente panico.
- Per prima cosa, se la ricetta richiede la cottura ventilata, ma il tuo forno non prevede questa modalità di cottura, puoi utilizzare la cottura statica, ricordandoti però di adattare la temperatura: dovrai infatti aumentarla di 20°. Se, ad esempio, devi cucinare un polpettone a 180° forno ventilato, puoi avere lo stesso risultato impostando la cottura statica a 200°. Viceversa (ma non accade quasi mai), se hai a disposizione solo la modalità ventilata nel tuo forno e la ricetta richiede la cottura statica, ti basterà ridurre di 20° la temperatura indicata.
- Altro accorgimento che dovrai adottare, se il tuo forno non prevede la cottura ventilata, sarà quello di preparare le pietanze leggermente più asciutte rispetto alla ricetta originale, riducendo leggermente le quantità dei liquidi. Un esempio può essere la pasta al forno, o degli involtini di carne o dei cartocci di pesce.
- Ricordati, inoltre, che la cottura statica tende a cuocere in modo meno uniforme rispetto alla ventilata: quindi, se stai cuocendo una crostata o dei biscotti, ricordati di cambiarli di posizione a metà cottura, per rendere la cottura uniforme su tutti i lati.
Attenzione: questa operazione è consigliata solo se all’interno della pietanza non c’è il lievito. In caso contrario, aprire il forno creerebbe uno sbalzo di temperatura che farebbe crollare irrimediabilmente la lievitazione avvenuta fino a quel momento.
Che aspetti??
E’ ora di mettere in pratica quello che hai imparato! Ecco alcune mie ricette che prevedono l’utilizzo del forno:
- Sticks di pollo al rosmarino
- Verdure al forno gratinate
- Crostata di mele al profumo di cannella
- Lasagne al pesto, salmone e fagiolini
Se ti piacciono i miei consigli, leggi anche quali sono gli alimenti da non tenere in frigo!
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